20080527

Neve

Mentre accorcio un paio di jeans davanti alla mia finestra, quella col piccolo parapetto proteso verso l'azzurro, si affaccia un ricordo. Mi viene in mente lei, sua madre. Me la immagino così, davanti a una finestra un po' diversa dalla mia, fatta coi tondi di vetro nel telaio di metallo, come nella casa di Petrarca ad Arquà e come nel Palazzo Ducale di Urbino, una di quelle finestre che hanno anche i sedili in marmo sotto il davanzale, dove ti puoi sedere e intanto guardi fuori, guardi l'inverno o l'estate e il paesaggio e le case e i tetti, che non scorrono, appaiono sempre uguali, ma sono ad ogni istante inesorabilmente nuovi, fosse anche solo per quella goccia di sangue, caduta un giorno di gennaio sopra uno sbuffo di neve.

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2 commenti:

Unknown ha detto...

Bellissime, quelle finestre.
Ciao.

federica ha detto...

:-o

:-*

;-)