20080731

Domani è un altro giorno

Quando l'attesa
è vicina al traguardo
i giorni
distillano
lentamente
in ore
minuti
secondi
dal gocciolare
interminabile.

Ma appunto
domani
è un altro giorno
come disse lei
e in più
domani
certo che è un altro giorno,
ma è soprattutto
l'ultimo giorno
di lavoro
prima delle ferie.

Quando l'attesa
è vicina al traguardo
i giorni
distillano
lentamente
in ore
minuti
secondi
dal gocciolare
interminabile.

20080730

Tra le righe

A volte, un post è come un messaggio nascosto in una biglia di vetro, lanciata a tutta velocità, senza peso né volume, dentro una pista con mille direzioni, fatta a montagne russe. Sai da dove parte il tuo messaggio, ma non puoi sapere esattamente, tranne che in pochissimi casi, in quale luogo e a chi arriverà. Qualcuno inizierà percorsi che approderanno alle tue parole e - consonante o sorprendentemente dissonante rispetto a sé - qualcosa senz'altro vi troverà.

20080728

Si dice

Non c'è tanto da fidarsi di quel che si dice, e si legge, e si vocifera. Tutti, ad esempio, sostengono che sono fratelli, e invece secondo me non è vero - chissà che Omero non si sia confuso, ha tale fascino che viene spontaneo dargli ascolto, in realtà è sensibilissimo ma ci vede poco - io li conosco di persona Ettore e Paride, mica son fratelli e poi, se lavorano nella stessa ditta, coi pc o quel che è, cosa vuol dire.

20080725

E la presente e viva, e il suon di lei

Mi piace il mango
che sa di ginepro e resina
la foglia che profuma di limone
il vino che sa di uva

il giocattolo che profuma di bambino
il sole di città col vento di mare
il sasso color di liquirizia
il mattino che profuma di montagna

Mi piace la foto
che sa di volti incontrati
di vite vissute
mai più dimenticate

Mi piace il gesto d'amore
che sa di passato
trafigge il presente
riaccende il domani.

recidiva

20080724

Dov'è

Nel gran mare
di internet
dov'è la bussola?
Ma soprattutto
c'è?

Non ci sarà
da qualche parte
che so
un faro
per la notte

un fascio
di elettroni
innamorati
diretti
ad una meta?

Impossibile,
secondo me
non c'è una bussola
non c'è un polo magnetico
ce ne sono infiniti

e la meta si biforca
in migliaia
e milioni e miliardi
di strade
possibili.

Ma puoi costruirti
volta per volta
tasto dopo tasto
pagina dopo pagina
senza perderti

la tua meta
il tuo percorso
la tua rete
di nodi
la tua strada

il tuo unico
e irripetibile
conosciuto e sconosciuto
labirinto
di volti.

20080723

Punto

La tentazione è giocare, e lasciar correre i tasti, e scrivere tante parole, ma non ne sono poi così sicura, perché forse è meglio dire poco e l'essenziale e quel che importa, e lasciar perdere fronzoli e riccioli e superfici.

In realtà può avere valore anche quel che sembra piccolo e inutile, come un segno di qualcos'altro, tutto da scoprire.

Ma sempre, è importante discernere, scegliere, distillare ogni aspetto che si presenta alla mente.

E allora - a poco a poco - scendo e seleziono. Frase per frase, parola per parola.

Tra vocali, ritmi, voci. Lentamente osservo,

limo e tolgo quel che eccede,
sino ad ottenerne
un suono bello

che finisce,
o almeno
sembra,

con un
punto,

così.

20080722

Quando ride, sorridi

Quando, in pieno luglio, sogni una nonna che d'inverno ti racconta storie davanti al camino / quando la suoneria del tuo cellulare cambia da sola e attacca una musica brasiliana presa da non si sa dove / quando un amico ti dice Oggi il mio orizzonte artificiale è instabile / quando conosci qualcuno che si chiama Mario Maria / quando tra le inserzioni su internet trovi un'offerta di lavoro per rocciatore / quando al caffé della mattina incontri un signore con un pappagallo addomesticato sulla spalla

allora vuol dire
che c'è in serbo ancora qualcosa
che le sorprese non sono finite

apri gli occhi
guarda il volto che ti cerca
ascolta una storia

e potrai, se vuoi,
sorridere a un quotidiano
strano e straordinario.
Che un po', di te, già se la ride.

20080718

Assolo

D'estate e d'inverno, di giorno e di notte, oltre le pareti trasparenti i cavalli le auto la slitta e babbo natale girano tutto l'anno. Quando c'è caldo girano con le ventole dei condizionatori e le pale dei ventilatori. Dentro ci sono le luci colorate al neon e, ogni tanto, l'omino che fa le pulizie. All'ora di cena e durante la settimana, la giostra è una gabbia dorata. Non c'è più festa. E a volte, in quell'ora, non c'è nemmeno il sogno di un bambino, a sfiorarla.

20080717

Irreversibilmente

Un giorno ciattavo con un amico blogger e gli dicevo, Prima o poi farò un post, o una bozza di post, su come hai scritto il mio nome nella busta del libro che mi hai regalato - è una bella scritta simpatica e ordinata, a pennarello e contornata a biro, caratteri tondi e chiari. E lui confermava, Prima che ci fosse internet mi ingegnavo, sulla carta, con inchiostri, pennarelli, colla, forbici.

[La storia conferma. Questo blogger, prima di internet, incubò sulla carta quel che poi avrebbe inventato, ritagliato, danzato sul web. Io non lo linco, solo perché magari preferisce così, e poi ho un po' romanzato, cose da blog]

Adesso, il momento è arrivato. La mia bozza attendeva lì da venti giorni, al caldo nella pancia del blog, e questo è il post. Il ricordo piccolo e bello spingeva per non smarrirsi, per non finire neanche dopo sei mesi e per molto altro tempo. A me succede così, perché apprezzo e amo tutte queste minuscole attenzioni, ogni volta mi sorprendono e mi si appiccicano dentro, irreversibilmente.

20080716

Il mare nel cassetto

Quando ho bisogno di un respiro grande apro il cassetto, e trovo il mare. C'è un angolo roccioso, con le case e le persiane rosse, a picco sull'acqua blu. Allora respiro e viaggio e volo, dentro l'azzurro, sopra e sotto. Poi, penso - ora vorrei sentire anche la voce delle onde, meglio se da dentro il cassetto chiuso, piano, nel dormiveglia - stasera potrei parlarne al mio ritaglio di mare, che sta tutto in una piastrella dipinta.

20080715

Incontro

Ho trovato un sasso nel fiume - anzi, lui mi ha trovato. Così è diventato uno dei miei fermacarte, con la tenue funzione di offrire una resistenza ideale ai soffiatori artificiali. Poi, un'amica mi ha regalato un geco, tutto colorato. Giallo e viola sopra, la pancia azzurra. Di stoffa sottile, con la sabbia dentro. Da quando si sono incontrati, Jack si scalda sulla pietra piccola tra il tondo e il quadrato, accesa dal sole che entra a righe dalle finestre del mio miniufficio.

20080714

Mario

Molti anni fa, l'omino del latte si chiamava Mario e passava di casa in casa, col furgoncino, a lasciare il litro o il mezzo litro nella bottiglia semitrasparente e sagomata, ricoperta da un piccolo coperchio in carta stagnola.
Oggi l'omino del latte sistema le bottiglie nello scaffale frigo del supermercato, ha il camice bianco e un grande carrello al posto del furgoncino. Non so se si chiama Mario, ma la cura nel disporre il suo latte potrebbe essere assomigliare a quella che ho visto tanti anni fa, nei gesti gentili di Mario.
E anche se tutto è cambiato, e anche se l'omino non è più Mario, e chissà se mai gli racconterò questa storia, lo ringrazio per l'acqua fresca e inconsapevole di un ricordo ritrovato, così lontano e vivo - quasi dimenticato, ma non perduto - tra le fiabe dei miei primi anni.

20080711

Progetti

A volte basta poco per rovesciare completamente le proprie prospettive. A volte basta una combinazione di tasti che tu pensi casuale - e invece no, qualcuno ci aveva pensato molto bene, e l'aveva persino progettata - per cambiare orientamento al tuo schermo, di punto in bianco, oplà, e adesso via, si legge con la testa inclinata ad angolo retto. E poi il bello è cercar su internet, da quella posizione, sui forum e in tutti quei posti lì, come fare a raddrizzare la visione. Quasi quasi l'avrei tenuto così, il mio schermo, solo per quel progettino che c'era dietro.

20080709

I tempi di mamma merla

Erano belli, i tempi in cui i merlotti cadevano dal nido e io diventavo un po', complice mio padre, la loro mamma merla. In parte. Perché, dall'esterno della gabbietta, i genitori riuscivano a nutrire i pulcini e, in più, i piccoli non si spaventavano quando mi avvicinavo lentamente a loro. Erano belli i tempi di mamma merla, quando i merlotti crescevano e - con un'emozione antica per quel primo volo, così carico di vita - potevano uscire dalla gabbia, più stretta del guscio da cui erano nati. Capaci di sfuggire, ad ali spiegate, agli ultimi gatti cacciatori o alle gazze rapaci, ogni tanto me li ritrovavo quasi accanto, controluce, ad abitare un nuovo arco di cielo.

il merlo zoppo

20080708

Esce fritto

Un giorno, la P si è nascosta dietro l'anta della persiana. Ahimé, altro che pesce fritto. Dopo un po' il proprietario se n'è accorto, e quello scherzo di monito, col suo occhiolino silenzioso, oggi non c'è più. Nel ristorante, la P sapeva parlar senza parole: il pinnuto non era il solo ad entrare in padella, per cascar bello e dorato nella brace. Poi, onore e memoria alla P, è cambiata la gestione.

20080707

Mille e uno

Ora ho capito che sono loro, a trovarti. Sul greto dei fiumi, appena sotto la superficie dell'acqua, tondeggianti, hanno screziature chiare che brillano lievemente. Ti illudi che siano i tuoi occhi, le tue orecchie, le tue mani, a farti incontrare almeno uno tra quei sassi vagabondi, che si sono lasciati accarezzare dalla corrente per centinaia di anni, resi lisci e morbidi e vivi da una pazienza sconosciuta e infinita. Puoi pensare che solo per te batte il loro piccolo cuore di luce, il più delle volte appena visibile. Può anche darsi che sia così. Ma, se non stai abbastanza attento, finirai per vedere nel tuo bel fiume una serie interminabile di quei sassi misteriosi, e te li sognerai persino di notte, uno in fila all'altro, mille storie che spingono da dentro il guscio di pietra, per essere ascoltate. Lo so perché ero proprio in riva a un fiume, non importa quale, e a un certo punto mi è arrivato un brusio indispettito. Mi sono incuriosita e ho ceduto. Alla fine è successo, mi ha fregato. Sono stata adottata da un sasso con le righepiccole.

20080703

La cerva

Incontrare lei - specialmente al mattino e, in particolare, nell'aiuola del supermercato dopo una notte di pioggia, mentre sta al sole ad asciugare e a riposare dalla burrasca - dovrebbe essere lievemente meno straordinario che incontrare lui. E invece.

20080701

Arrostini

Conosco una ricetta per cucinare alla fiamma, da utilizzare in occasioni speciali. E allora l'ho provata con i post. Sto molto attenta - soprattutto quando scrivo e modifico a pubblicazione già avvenuta. Cerco di accudire e rosolare ogni parola, sino a rendere l'insieme il più possibile gustoso, croccante, dorato. Ma l'importante è questo, concludere la preparazione prima che gli arrostini siano incendiati dal feedburner.