20080707
Mille e uno
Ora ho capito che sono loro, a trovarti. Sul greto dei fiumi, appena sotto la superficie dell'acqua, tondeggianti, hanno screziature chiare che brillano lievemente. Ti illudi che siano i tuoi occhi, le tue orecchie, le tue mani, a farti incontrare almeno uno tra quei sassi vagabondi, che si sono lasciati accarezzare dalla corrente per centinaia di anni, resi lisci e morbidi e vivi da una pazienza sconosciuta e infinita. Puoi pensare che solo per te batte il loro piccolo cuore di luce, il più delle volte appena visibile. Può anche darsi che sia così. Ma, se non stai abbastanza attento, finirai per vedere nel tuo bel fiume una serie interminabile di quei sassi misteriosi, e te li sognerai persino di notte, uno in fila all'altro, mille storie che spingono da dentro il guscio di pietra, per essere ascoltate. Lo so perché ero proprio in riva a un fiume, non importa quale, e a un certo punto mi è arrivato un brusio indispettito. Mi sono incuriosita e ho ceduto. Alla fine è successo, mi ha fregato. Sono stata adottata da un sasso con le righepiccole.
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4 commenti:
I sassi con le righe piccole sono quanto di più rassicurante esista: stanno in una mano, ma hanno tutto il tempo del mondo dentro.
menteindisordine: è proprio così. E poi, sassolino dopo sassolino, ho incontrato anche il tuo blog, che mi piace molto :-)
A volte però ti chiamano solo per farsi ammirare; li togli dall'acqua e perdon subito quel bellissimo colore che aveva catturato il tuo sguardo.
Sì, a volte sono un po' vanitosi, per tutto quel vissuto che hanno.
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