Quando un pargolo vuole difendersi dai rimproveri - più o meno giusti, e qui non entro in dettaglio, i rimproveri son sempre indesiderati dai piccoli - o si rifiuta di andare dove vogliono portarlo i genitori, adotta spesso la strategia del bambino molle. Si lascia andare con tutto il peso, quasi si corica a terra, si avvolge su di sé, cade sulle gambe altrui. Non si fa male, è molle. Fa un po' ridere. Come vorrei anch'io.
Una mia amica è in grado di cadere - con tecnica suprema, tra lo sportivo e lo zen - senza farsi male: previene il tonfo e i lividi, e si arrotola morbidamente su se stessa quando inciampa o le accade qualcosa di simile. Anche sulle rampe di scale. Fa un po' ridere. Come vorrei anch'io.
Bisognerebbe adottare in modo sistematico la strategia del bambino molle. Con una risposta fuori tema, spiazzante, per smontare chi ti fa impazzire, per farlo riemergere come è, da dietro il suo cipiglio brontoloso, per farlo sorridere e dirgli che anche lui è stato bambino. Per non farsi male. E lo sfido a negare il fatto che, da piccolo, non abbia tentato anche lui, almeno una volta, la strategia del bambino molle.
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4 commenti:
mi sa che hai proprio ragione, anche se da grandi credo sia difficile recuperar la tecnica
Molto difficile, vero :-)
saggia ragazza!!!!! Ghandi 2
Enzo! Quanto tempo :-)
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